Facciamo finta che…

Il gioco simbolico è il gioco del facciamo finta che tu sei la dottoressa e io la mamma che deve partorire, io sono il cuoco e tu il cliente ecc.

Facciamo finta che…

Perché si chiama gioco simbolico e quale può essere una connessione con la natura?

Il gioco simbolico mira a rappresentare qualcosa che non c'è utilizzando qualcos'altro.
Ad esempio, nella "mud kitchen" (cucina di fango), il fango, la terra e le foglie diventano l'impasto per una torta o per preparare qualche altra pietanza.
Per quanto riguarda la cucina di fango, inoltre, favorisce anche la sperimentazione e l'avvicinamento a materiali naturali.
A tal proposito l'ambiente naturale favorisce e incentiva il gioco simbolico ed è così che un bastoncino diventa una bacchetta magica o una spada , a differenza dei giochi già strutturati che sono unicamente chiamati a svolgere il loro ruolo, dunque una macchinina non può diventare qualcos'altro ma un sasso può diventare mille cose tra cui una macchinina.

Cosa favorisce il gioco del far finta di?

Il gioco "del far finta di" favorisce e aiuta nello sviluppo della creatività, del linguaggio, l'immaginazione, il rispetto dei turni e delle regole, l'interpretazione dei cenni non verbali.
L'evoluzione del gioco di finzione implica la presenza di un destinatario ad esempio offrire un pezzo di torta agli amici, alla mamma, alla maestra o al peluche.
Questa modalità di gioco amplia il vocabolario del bambino e occorre asserire che l'età dei genitori ha un'influenza anche sulla frequenza con cui si gioca. (Irene Galfo, Il gioco maestro. Pedagogia del gioco, 2022)

articolo scritto da
Dot.ssa Simona Schiavone