L’inclusione nelle tecnologie

L'inclusione è una delle parole connesse al mondo dell'educazione e prevede considerare la diversità come una ricchezza non come una minaccia e perciò occorre superare il modello medico per cui si vede la disabilità nelle sue problematiche fisiche e psichiche per cercare di abbracciare una mentalità più pedagogica in cui partire dalle potenzialità delle persone cercando di eliminare delle barriere di natura artichitettonica e sociale.

L’inclusione nelle tecnologie

Qual è la percezione di Vygotsky in merito ai deficit?

Secondo Vygotsky possedere un deficit non implica necessariamente diventare un bambino deficitario ma il problema è spesso legato al contesto che fa sentire il bambino diverso.
La psicologia di Vygotsky si definisce psicologia posizionale che differisce da quella disposizionale in quanto egli parte dalla posizione sociale del bambino e non dalla sua posizione organica.
Egli, inoltre, riconosce che il bambino con deficit impara mediante delle alternative a compensare le sue carenze naturali e ciò gli permette di vivere bene con gli altri.

Quali possono essere delle compensazioni che possiamo fornire alla persona con diversabilità nel mondo dei videogiochi?

Un esempio pratico molto famoso é la gestione dell’accessibilitá in The Last Of Us 2.
Gli sviluppatori di questo gioco hanno svolto un eccellente lavoro di inclusione per le persone affette da diversabilitá visive attraverso filtri visivi, caretteri regolabili, impostazioni di contrasto elevato e daltonismo.
Un esempio di hardware, invece, lo riscontriamo nel Xbox Adaptive Controller, una periferica che sostituisce completamente un controller classico (joystick) e permette di personalizzare secondo le proprie esigenze la disposizione di tutti i tasti presenti.

articolo scritto da
Paolo Laddomada, Dr.ssa Simona Schiavone