L'outdoor education
Quando si parla di educazione all’aria aperta si utilizza anche l'espressione inglese Outdoor Education. Questa espressione prevede varie tipologie di approccio ovvero: asilo nel bosco, agrinido, scuola diffusa, asilo del mare, la scuola con progetti legati alla scoperta della città ecc.

Che differenza esiste tra gli asili del bosco wild, soft e light?
La tipologia wild è più diffusa in Nord Europa, dove i bambini e le bambine passano l'intera giornata scolastica immersi nel bosco: manca dunque un ambiente dove ci si può proteggere in caso di mal tempo.
La tipologia soft invece è quella che delinea le cosiddette Forest School del Regno Unito. Il tempo trascorso in natura, in questo caso è pari a qualche ora della giornata o a qualche giorno della settimana.
In Italia, invece, è maggiormente presente la tipologia di asilo nel bosco light.
Questa catalogazione, presuppone la presenza di un immobile confortevole e l'uscita esterna si valuta in base a vari aspetti, ma comunque si tende a prediligere lo stare fuori.
Ci sono rischi nel fare educazione all’aperto?
Ovviamente passare del tempo fuori presuppone vari rischi e perciò è bene che venga effettuata un'analisi da parte del personale pedagogico e didattico definita valutazione del rischio e stabilire inoltre delle regole da rispettare ogni volta che si esce fuori.
Ad esempio, all'asilo nel bosco di Ostia antica vi è la regola che non si può superare la testa e la coda quando si esce che sono rispettivamente rappresentati dalla presenza degli insegnanti ai due estremi della fila. Chiaramente la regola può essere modificata in base alle circostanze.
Nella scuola primaria e secondaria il concetto di "fuori" e di "outdour" è il medesimo?
Nella scuola primaria e secondaria quando si parla di "ambiente esterno" o ‘’fuori‘’ si può allargare la definizione a tutto il territorio con le sue risorse legate al patrimonio storico, artistico e culturale, perciò anche le chiese o i castelli presenti nel contesto urbano diventano emblema di apprendimento di un contesto storico e artistico.
articolo scritto da
Dr.ssa Simona Schiavone