La paura del buio

La prima vera e propria paura del buio i bambini la sperimentano tra 2/3 anni quando i piccoli iniziano ad entrare in connessione anche con il fuori famigliare. Il buio rappresenta ciò che non conosco e spesso diventa fonte di immaginazione.

La paura del buio

Come aiutare i bambini a fronteggiare la paura del buio?

<< Non andare là che c'è il lupo cattivo o l'uomo nero! >> .
Chissà quante volte avremo sentito dire questa frase a "scopo educativo" o forse dovremmo dire diseducativo? Questa frase incentiva lo sviluppo di fantasie che potrebbero portare a paure.
A volte anche la televisione incide nello sviluppo di paure nel bambino.
Il genitore, può insegnare al bambino che avere paura di notte è normale perché non si riesce a vedere perciò si finisce per immaginare, dunque non ci resta che diventare amici del buio.
È fondamentale fare capire ai bambini l'origine dei rumori, che non sono provocati da mostri o fantasmi ma dal frigorifero, condizionatore o anche semplicemente da cani e gatti. È bene tranquillizzare il bambino, non fargli scherzi, né tantomeno sminuire le sue paure.

Cosa accade se la paura diventa eccessiva?

La paura se diventa eccessiva si converte in un disturbo fobico per la precisione si parla di acluofobia che consiste in una forte ansia in ambienti bui. Viene spesso definito anche nictofobia ed è più diffuso nei bambini che negli adulti.

Cosa comporta la fobia del buio a livello fisico?

A livello fisico avremo sintomi quali aumento della respirazione o battito cardiaco o anche della sudorazione o altri effetti psicologici come l'angoscia.
Nei casi di paura estrema è bene farsi seguire e aiutare da uno specialista soprattutto di fronte ad attacchi di panico.

articolo scritto da
dott.ssa Simona Schiavone