Le classi capovolte

"Io so e tu non sai", questa è la logica ancora esistente nelle scuole, dove "io so" è caratteristica del docente, mentre "tu non sai" è caratteristica attribuita allo studente. Ma questo metodo non è molto dinamico e non favorisce l'apprendimento piacevole per i ragazzi e i bambini.

Le classi capovolte

Ci sono evidenze che affermano l'inefficienza del paradigma insegnamento-apprendimento tradizionale?

Sono stati effettuati studi ed esperimenti del MIT condotti su un alunno di 19 anni dove è stato verificato mediante un braccialetto avente un sensore specifico che quando lo studente ascoltava passivamente le lezioni le sue onde erano pari a quando guardava delle soap opera mentre aumentava la soglia in attività più coinvolgenti come lo stare in laboratorio.

Che cos'è la flipped learning?

È una metodologia attiva che rende lo studente protagonista del suo apprendimento.
In italiano questa tipologia si traduce in "classe capovolta".
Enric Mazur è un professore di Harvard, uno dei primi ad impiegare questa pratica.
Questo professore notò buoni risultati nei suoi studenti con la didattica frontale ma notò che non erano capaci di risolvere molti problemi reali.

In cosa consiste la proposta di classe capovolta secondo Enric Mazur?

La sua proposta della didattica capovolta prevede ciò:
1. egli fa una breve spiegazione sulla tematica di cui trattare;
2. propone una domanda a risposta multipla e invita gli studenti a discutere tra altri studenti la cui risposta era differente;
3. richiede nuovamente di rispondere alla domanda e di là si analizza la questione relativa alla risposta più corretta;
4. eventualmente cambia tematica o si prosegue con una domanda connessa alla precedente.
La tecnologia ci viene d'aiuto in questo metodo pedagogico infatti Mazur fa utilizzare uno strumento di voto wireless chiamato clicker che invia le risposte ai loro computer.
Qualora le risposte fossero inferiori alla percentuale del 70% parte la discussione tra gli studenti.
È una metodologia che capovolge la didattica e migliora la relazione tra studenti e docente.

articolo scritto da
Dr.ssa Simona Schiavone