Videogiochi e piaceri

Nella piramide del nutrimento emotivo la base è rappresentata dall'amore, mentre i piaceri sono la punta della piramide. Il vero problema è che spesso la piramide viene capovolta e per "sostituire" l'amore i genitori favoriscono piaceri (come videogiochi, andare al cinema, giocattoli strutturati, ecc).

Videogiochi e piaceri

È sbagliato far giocare i bambini ai videogiochi?

Chiariamo che le tecnologie è bene che vengano evitate almeno fino ai 5 anni. Dopo questa età, non è sbagliato far giocare i bambini con computer e videogiochi ma piuttosto occorre affiancare i bambini, selezionare i videogiochi in base all'età e porre dei limiti anche di orario. È giusto prefissare dei limiti chiari e di durata breve. Se il bambino non seguirà il limite, ad esempio non finendo i compiti, ci sarà una rimozione momentanea di un privilegio, dunque il videogioco non lo potrà usare per un tempo breve, non di certo per un mese. Questo è importante perché se ponessimo rimozioni di privilegi lunghi, non saremo in grado di mantenere l'idea che abbiamo fissato.

Cosa sono le classificazioni PEGI?

Il sistema PEGI si basa su 5 diverse classificazioni per età. Esso indica, perciò, l'età raccomandata per il videogioco le cui classificazioni sono:
PEGI 3 - adatto a tutte le età;
PEGI 7 - adatto a bambini piccoli;
PEGI 12 - adatto a bambini dai 12 anni in su;
PEGI 16 - adatto a bambini dai 16 anni in su;
PEGI 18 - Adatto solo per adulti.

Quali sono alcuni videogiochi educativi?

Il primo videogioco educativo che consigliamo, specialmente per i più piccoli è: Crystal of Kaydor. Esso è un videogioco che spinge il giocatore ad esplorare un pianeta sconosciuto e a riconoscere le emozioni dei suoi abitanti alieni. Un altro gioco è il famosissimo Kingdom Hearts (letteralmente regno dei cuori), ambientato nei fantastici mondi della Disney attraverso una storia inedita, insegna a chiunque lo giochi (dai più piccoli e ai più grandi) i valori dell’amicizia, della giustizia, della lealtà oltre che far vivere a colui che lo gioca un’avventura piacevole e originale.

articolo scritto da
Paolo Laddomada, Dr.ssa Simona Schiavone